Nel centro storico, interessato negli anni’70 da un inteso programma di restauro conservativo del tessuto storico medievale, si trovano anche notevoli esempi di Architettura Contemporanea legati alla vita universitaria. A Porta San Donato l’Istituto e Museo di Mineralogia (1903 architetti Pasquale Penza e Flavio Bastiani) con la sua pianta ad angolo ottuso introduce alla città vecchia degli studi e dialoga con il più recente Dipartimento di Matematica (1960-65 architetto Giovanni Michelucci) edificio moderno di grandi dimensioni che rivela tuttavia l’ispirazione alla caratteristica struttura lignea del portico bolognese.
Piazza Scaravilli ospita il complesso della nuova Facoltà di Economia e Commercio (1955 architetto Luigi Vignali) un edificio funzionale, articolato con portici e inserito con equilibrio nell’ambiente storico tradizionale. Attraversata la piazza l’angolo che la collega a via Belle Arti è interamente occupato dalla Biblioteca della Facoltà di Economia e Commercio (1963-73 architetto Enzo Zacchiroli) e dall’Istituto di Statistica, due edifici interrotti da una piccola strada, ma strettamente legati dal linguaggio espressivo affidato al cemento a vista unito a coperture di rame e infissi in legno. Lungo via Belmeloro sorge la nuova Sede della Johns Hopkins University (1956-60 architetto Enzo Zacchiroli) un immobile senza citazioni dell’antico, dal coraggioso linguaggio libero e semplice, in netta controtendenza con l’armonizzazione nel contesto storico.